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Cultura e Società

Itri, Zona Calabretto, Discarica abusiva: la lettera dei residenti

I cittadini residenti in zona “Calabretto” – Itri –  fanno presente allo Spett. Ente quanto segue:
Il 4 luglio 2019 in un’area sita in località Calabretto, a ridosso della linea ferroviaria e del Torrente Pontone è stata individuata una discarica con diverse tipologie di rifiuti abbandonati, da cui fuoriescono miasmi maleodoranti e fumi tossici.
I sottoscritti residenti si sono rivolti subito al Comune, nella persona del Sindaco Antonio Fargiorgio, informandolo di quanto stava accadendo, ma non ottenendo risposte concrete e atti risolutivi si sono organizzati in un comitato chiedendo consulenza ai legali Avv. Letizia Maria Colaguori e Avv. Angela De Rosa.
La situazione è gravissima, viviamo nell’odore acre dei fumi tossici, siamo circondati da amianto e rifiuti di ogni genere, siamo costretti a barricarci in casa per non restare intossicati dai terribili odori. Ci teniamo a specificare che questo problema non riguarda solo noi, ma l’intero paese e l’intero Golfo. C’è un altro rischio da non sottovalutare: il “percolato” a breve, con le prime piogge giungerà, tramite il Pontone, in mare, direttamente di fronte alle gabbie di itticoltura e allevamento dei mitili e forse anche sulla pelle di qualche ignaro bagnante.
Come si evince dalle foto allegate la discarica e i fiumi presumibilmente tossici hanno distrutto un’area verde di vasta estensione, annientando alberi di ulivo, notoriamente tipiche di questa terra e compromettendo la flora e la fauna del territorio e mettendo a rischio le falde acquifere e i pozzi da cui attingiamo l’acqua.
Per quanto sopra descritto, chiediamo allo Spett. Ente Parco dei Monti Aurunci di prendere atto del nostro disagio e di supportare la nostra causa presso gli organi competenti. Stiamo chiedendo a gran voce e con tutti i mezzi a nostra disposizione la bonifica radicale dell’area su cui insistono le nostre abitazioni.
Vi invitiamo ad effettuare un sopralluogo presso la discarica per guardare da vicino lo stato di degrado che mette in pericolo la salute pubblica e l’ambiente.
Certi di una Vostra risposta vi ringraziamo per l’attenzione,
I residenti di “Calabretto”

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