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Politica

Roma, PCI ed elezioni amministrative: la prima emergenza è la salute dei cittadini

Viste le contraddizioni, voci e smentite, da governo e maggioranza circa gli appuntamenti elettorali, il segretario regionale del PCI Lazio Oreste della Posta, e il segretario della Federazione Castelli, Andrea Sonaglioni, hanno rilasciato la seguente dichiarazione congiunta:

La propensione del Covid-19 a impattare tutte le dimensioni dell’esperienza umana – dall’aspetto più strettamente sanitario, a quello produttivo passando per quello relazionale ed educativo – continua a manifestarsi in tutta la sua inesorabilità. Non ultimo quello della rappresentanza democratica e dell’esercizio del voto, visto anche il susseguirsi dei vari provvedimenti normativi e le dinamiche atipiche molto discutibili con i quali vengono adottati.

Prima dell’emergenza, infatti, vi erano in calendario diversi appuntamenti elettorali: il Referendum Costituzionale, elezioni regionali, amministrative e suppletive. Per quanto riguarda il Referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari, inizialmente fissato per lo scorso 29 marzo 2020, era già stato rinviato a data da definirsi con un emendamento presente nel decreto “Cura Italia”.

Continuano nella loro nota Della Posta e Sonaglioni -,

Le elezioni regionali, dopo che a fine gennaio si è votato in Emilia Romagna e in Calabria, avrebbero interessato con scadenze diverse Toscana, Marche, Campania, Veneto, Puglia, Liguria e Valle d’Aosta. Per quanto riguarda invece le elezioni amministrative, sono più di mille i comuni dove si dovrà eleggere un nuovo sindaco tra cui città importanti come Venezia, Reggio Calabria, Trento, Bolzano, Aosta, Matera e Arezzo. Infine, sarebbe toccato alle elezioni suppletive del Senato per il seggio vacante in Sardegna.

Nell’ultimo incontro a Palazzo Chigi tra il Presidente del Consiglio e le opposizioni, Conte avrebbe espresso l’intenzione di rinviare le elezioni regionali e amministrative previste per maggio o giugno. Secondo queste indiscrezioni riportate dai media, il Consiglio dei Ministri a breve dovrebbe rinviare al prossimo autunno le elezioni regionali e amministrative tanto che La Repubblica parla del 18 o del 25 ottobre come date del possibile voto. Ma, tramite l’Ansa, fonti di Palazzo Chigi affermano che “contrariamente a quanto riportato da alcuni organi di stampa, il rinvio delle elezioni regionali e comunali e di quelle suppletive per il Senato, previste per questa primavera, non rientra tra le norme approvate dal Consiglio dei Ministri”.

Insomma, ad oggi, tra avanzamenti di proposte e smentite, non si è nelle condizioni di sapere quando la parola potrà tornare ai cittadini, né è stato intavolato alcun dibattito in merito. Nella nostra Regione, per esempio, saranno ben 30 i Comuni chiamati a eleggere i propri primi cittadini e i rappresentanti nei Consigli. Nell’area della provincia di Roma, tra i comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, vi sono città come Albano Laziale, Ariccia, Genzano di Roma, Rocca di Papa, Colleferro e Anguillara Sabazia; nelle altre province spiccano Ceccano, Fondi e Terracina.

I comunisti del Lazio, – concludono i due dirigenti comunisti regionali- ,ritengono che la priorità, ovviamente, ora debba essere rivolta alla prevenzione e controllo dell’azione di contagio del CoViD-19, e concentrarsi quindi, come è naturale che sia sulla tutela della salute pubblica e poi all’implementazione della cosiddetta “Fase 2”, con un occhio di riguardo verso le lavoratrici e i lavoratori più fragili, verso gli artigiani e le piccole attività fisiologicamente più vulnerabili e più esposte alla crisi dovuta alla chiusura obbligata delle attività.

Dopodiché, però, consapevoli dell’alta improbabilità di sanare e allestire gli spazi per mantenere le scadenze attuali, nonché consci dello sforzo già straordinario a cui, in questo periodo, è chiamata la macchina amministrativa, auspichiamo un dibattito serrato, veloce ed efficace sulle elezioni amministrative al fine di garantire alla cittadinanza una effettiva partecipazione democratica, organizzare riunioni, preparare dibattiti e organizzare le varie campagne elettorali in sicurezza e, speriamo, col rinnovato desiderio di affermare pienamente il diritto a un esercizio del voto consapevole e dare così un governo ai territori sui quali è insediata.

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