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Virtus Divino Amore, Per Chianese al nuovo gruppo serve un po’ di tempo

E’ uno dei volti nuovi della rinnovata Prima categoria della Virtus Divino Amore, uno dei giocatori su cui poggia il castello costruito dalla dirigenza del club capitolino. Giuseppe Chianese, difensore centrale classe 1986 arrivato in estate dal Città di Pomezia (di cui era capitano), è pronto a mettere la sua esperienza a disposizione della formazione allenata dai tecnici Fabio Petruzzi e Andrea Fagiolo.

Sono contento di essere qui – dice Chianese – Questa è una delle società laziali con maggior storia e ho notato da subito una grande voglia di mettere alle spalle la difficile stagione appena passata. Inoltre ho trovato un club organizzato, molto serio ed ambizioso: non è stato complicato trovare un accordo.

Le ultime due amichevoli con la Promozione dell’Indomita e con la Seconda categoria del Poseidon non hanno avuto un esito positivo, ma Chianese non è preoccupato.

Questo è un gruppo molto rinnovato che ha bisogno di lavorare tanto per trovare i giusti automatismi e la necessaria sintonia, non a caso torneremo in campo tra giovedì e il week-end per un’altra doppia amichevole ravvicinata. Inoltre dal punto di vista fisico è evidente che siamo ancora poco brillanti, ma d’altronde c’è tempo prima dell’esordio ufficiale del prossimo 6 ottobre. L’organico è composto da giocatori di qualità e sono certo che lo spessore di questa squadra verrà fuori nel corso della stagione, ma in questo momento bisogna avere pazienza.

Chianese parla del suo approdo alla Virtus Divino Amore.

Il primo contatto l’ho avuto con mister Fagiolo che già conoscevo, poi ho parlato con la dirigenza e con mister Petruzzi con cui ho avuto un impatto super positivo. Tra l’altro per me che sono un difensore centrale è veramente una fortuna poter essere allenato da un ex professionista che ha giocato in quel ruolo. In generale penso che il mister rappresenti davvero un lusso per la categoria e in coppia con mister Fagiolo, che ha esperienza e qualità notevoli, può uscire fuori una bella alchimia. Poi sta a noi cercare di trasmettere sul campo quella che è la loro idea di calcio.

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