autostrada Roma Latina
Politica

Fazzone (FI): l’autostrada Roma – Latina non può essere messa in discussione; chiesto al presidente Draghi e al ministro Giovannini di fugare ogni dubbio sulla sua realizzazione

Una posizione ufficiale e pubblica, chiara e netta, a favore della realizzazione del Corridoio intermodale Roma – Latina. E’ questa la richiesta avanzata in una nota che ho indirizzato al presidente del consiglio dei ministri, Mario Draghi e al ministro alle infrastrutture, Enrico Giovannini, nella quale chiedo contestualmente al Governo di mettere in atto ogni azione necessaria al fine di dirimere questa annosa fase di stallo in cui il progetto è vincolato assicurando l’entrata in cantiere dell’opera. Solo in questo modo non si lascerà spazio a speculazioni politiche che pesano sui cittadini e lo sviluppo dei nostri territori non meno dell’inerzia operativa che ne contraddistingue, purtroppo, le istituzioni.

La mancata realizzazione dell’opera comporterebbe, infatti, oltre ad una sottrazione dei servizi uno sperpero di denaro pubblico consolidato in tutte le fasi effettuate sinora per rendere il progetto cantierabile, tra studi, ricorsi, revisioni del progetto e indizione di gare d’appalto che non possiamo permetterci. Su tutto grava un percorso accidentato e segnato da ostacoli, di diversa matrice, che in questi anni ha contraddistinto ogni passaggio inerente il progetto ipotecandone, di fatto, la realizzazione. La cronistoria che caratterizza questa opera, da quasi due decenni, è segnata da corsi e ricorsi nelle aule dei tribunali, discussioni infinite, speculazioni politiche, che hanno mancato di mettere in primo piano l’unico dato incontrovertibile che sta nel fatto che non si tratta solo un’infrastruttura di trasporto ma di un’opera che risponde alle esigenze reali di spostamento di persone e merci nel Lazio, in Italia e in Europa ed è il primo tassello verso un concreto ammodernamento e sviluppo per la provincia di Latina e le sue imprese. Su tutto ha gravato anche un quadro politico ed istituzionale, a tutti i livelli, che solo dopo molti anni era riuscito a trovare una convergenza sulla non procrastinabile realizzazione dell’opera il cui costo complessivo è stato stimato in circa 2,7 mld di euro, di cui 468 mln costituiti da fondi già stanziati dallo Stato.

Dobbiamo spezzare il filo rosso dell’incertezza che in decenni si è cristallizzato in alibi che stanno solo contribuendo a porre l’ennesima pietra tombale sullo sviluppo dei nostri territori. Le ultime notizie inerenti l’opera, infatti, sono tutt’altro che rassicuranti. Da una parte il fatto che il Ministero delle Infrastrutture ha nominato, nella persona dell’avvocato Nicola Maione, il commissario liquidatore della Società Autostrade del Lazio Spa, la società mista sorta come “soggetto aggiudicatore per il compimento di tutte le attività, gli atti ed i rapporti inerenti la procedura ad evidenza pubblica di affidamento della concessione dell’intervento Corridoio Intermodale Roma-Latina e Collegamento Cisterna-Valmontone”.

Dall’altra la decisione delle società che hanno partecipato alla gara d’appalto, poi annullata, di avanzare due richieste di risarcimento per un indennizzo totale di quasi 700 milioni di euro. Elementi che non fanno che rendere più nebulosa l’apertura dei cantieri tanto che si torna a parlare di una messa in sicurezza della Pontina e di un suo adeguamento quale progetto “sostitutivo” della realizzazione del corridoio intermodale Roma – Latina. Ipotesi inaccettabile perchè non risolverebbe in alcun modo il nodo trasporti e collegamenti che rappresentano un gap mai sanato che pesa sulle imprese, sull’economia e sulle comunità del Lazio.

Solo la realizzazione della Roma – Latina può risolvere il nodo della competitività delle nostre imprese che hanno bisogno di velocità, sicurezza, innovazione così come non è risolutiva per criticità strutturali ed endemiche, sul piano economico ed infrastrutturale, che hanno impedito ai nostri territori di fare un salto qualitativo e alle nostre aziende di entrare in un mercato che ci è stato precluso, che le imprese faticano a raggiungere e per il quale pagano costi altissimi di trasporto. Due decenni sono un tempo assurdo ed insostenibile per arrivare alla realizzazione di un’opera fondamentale. Questo è il momento dei cantieri non di nuove incertezze.

Lo dichiara in una nota il coordinatore regionale di Forza Italia Lazio, Senatore Claudio Fazzone

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